Ponte su impianti dentali
Per i pazienti che hanno perso più denti consecutivi e desiderano una soluzione fissa, estetica e funzionale, il ponte su impianti rappresenta un’alternativa ideale.

Questa tecnica consente la sostituzione di più denti mancanti con un numero ridotto di impianti, ottimizzando il processo riabilitativo e mantenendo la salute ossea.
Cos’è un ponte su impianti?
Il ponte su impianti è una struttura protesica composta da due o più corone dentali connesse tra loro e fissate su impianti osteointegrati che sostituiscono le radici dei denti mancanti.
Garantisce:
- stabilità durante la masticazione
- comfort nel parlare
- un’estetica naturale
- durata nel tempo
Dopo l’inserimento degli impianti, si applica un ponte provvisorio, mentre la fase di osteointegrazione richiede circa 3–6 mesi. Successivamente, il ponte definitivo viene realizzato in laboratorio (in ceramica, zirconio-ceramica o metallo-ceramica) e fissato mediante viti o cemento, in base al piano terapeutico.
Vantaggi del ponte su impianti
- Stabilità e resistenza – Masticazione sicura senza movimenti
- Estetica naturale – Imitano perfettamente i denti veri
- Preservazione ossea – Previene la perdita di volume osseo
- Lunga durata – Può durare decenni con la giusta cura
- Comfort funzionale – Nessun bisogno di adesivi o rimozione
Chi può ricevere un ponte su impianti?
È indicato per pazienti che:
- Hanno 2 o 3 denti consecutivi mancanti
- Possiedono quantità sufficiente di osso mascellare
- Desiderano una soluzione fissa e permanente
- Non vogliono limare i denti naturali adiacenti
In caso di insufficiente volume osseo, si possono eseguire procedure come l’innesto osseo o il rialzo del seno mascellare.
Fasi del trattamento
1. Prima visita
Valutazione e pianificazione
- Esame clinico e valutazione dell’anamnesi dentale
- Diagnostica 3D CBCT per analizzare la qualità e quantità dell’osso
- Piano terapeutico individualizzato
Chirurgia implantare
- Inserimento di due impianti sotto anestesia locale o sedazione
- Sutura delle gengive e istruzioni post-operatorie
- Applicazione di un ponte provvisorio
2. Seconda visita – Inserimento dell’abutment
- Dopo l’osteointegrazione, si applicano gli abutment
- Vengono prese impronte per la realizzazione del ponte definitivo
3. Terza visita – Applicazione del ponte definitivo
- Il ponte viene fissato con viti o cemento
- Verifica dell’occlusione e dell’estetica
- Consegna delle istruzioni per la manutenzione e igiene
Il ponte su impianti è una soluzione altamente estetica, stabile e duratura per la sostituzione multipla dei denti.
Permette una distribuzione ottimale delle forze masticatorie e previene la perdita ossea. Con un’adeguata igiene orale e controlli regolari, può durare anche oltre 20 anni, migliorando in modo significativo la qualità di vita del paziente.
Domande frequenti (FAQ) sulla corona su impianto
Tra 3 e 6 mesi, incluso il tempo di osteointegrazione.
No, si esegue in anestesia locale. Il disagio post-operatorio è minimo.
Due impianti sono generalmente sufficienti per sostenere un ponte con tre corone.
No, si attende l’osteointegrazione prima dell’applicazione del ponte definitivo. Nel frattempo, viene fornito un ponte provvisorio.
Oltre 20 anni con una corretta igiene orale e controlli regolari.
Spazzolamento quotidiano, uso di scovolini interdentali e visite periodiche dal dentista.
Il ponte tradizionale richiede la limatura dei denti vicini; il ponte su impianti non compromette i denti naturali.
Si può eseguire un innesto osseo o un rialzo del seno mascellare per creare volume sufficiente.
Se correttamente installato e mantenuto, il rischio di distacco è molto basso.
Ogni 6 mesi, per monitorare la stabilità degli impianti e lo stato di salute generale del cavo orale.
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